Biografia
Philippe Delenseigne (Calais – Francia, 1971).
Sin dagli esordi dimostra la sua indole tesa all’indagine della materia artistica: da autodidatta assoluto si dedica alla pittura, alla scultura e alla video-arte, tecniche che, nel loro complesso, testimoniano il personale carattere eclettico e volto alla sperimentazione. Crede nell’osservazione e nell’esperienza: lo testimoniano i ripetuti e continui viaggi tra la Francia, l’Italia, la Germania – Parigi, Pietrasanta, Berlino. Le tre città europee, legate assieme dal resistente fil rouge di un’arte di assoluto livello, ben si adattano alle qualità che l’artista francese alimenta costantemente: un’attenzione alle forme eleganti e universali; una propensione alla concettualizzazione dei propri lavori; un’accurata conoscenza delle tecniche d’esecuzione.
Tre caratteri che si integrano nella sua personalità in maniera eccellente. Lo provano i suoi materiali, utilizzati spesso secondo schemi anti-classici: resine e colle viniliche – con le quali dà vita ad agglomerazioni universali del tutto originali nel panorama artistico contemporaneo; ma anche bronzo e marmo, materie più nobili e celebrate, con cui poter realizzare lavori più definiti, alla ricerca e dunque alla scoperta di ciò che l’occhio umano non riesce direttamente a percepire. La sua intensa produzione si traduce in una altrettanto corposa serie di interventi espositivi, gestiti spesse volte da assoluto protagonista. Tra il 1999 e il recentissimo presente, personali e collettive dimostrano al mondo le sue notevoli qualità artistiche. Tokyo in Asia; Praga, Vienna, Grasse, Barcellona, Oslo, Parigi, Berlino, Mosca in Europa; e, tra le altre, Carrara, Pietrasanta, Milano, Torino, La Spezia e Pescara in Italia lo vedono accogliere consensi unanimi, tradotti poi in un altrettanto considerevole interesse collezionistico.
Tale curriculum è infatti il segnale di un fermento internazionale sempre vivo che si sviluppa tra l’Europa, l’Asia, il Nord e il Sud America. Le sue opere sono conservate sia in collezioni pubbliche che private. Tra le collezioni pubbliche si ricordano: Municipal Gouvernement, Senas (France); Oppéde (France); Palazzo Municipale di Calcinaia (PI); Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane, Seravezza (LU); Associazione Scultori, Torino. Vive e lavora a Pietrasanta (LU).
Cenni critici
Derivato da una profonda riflessione concettuale, l’artista francese Philippe Delenseigne organizza il proprio lavoro a partire da una conoscenza visiva che possa dar vita a una chiave di lettura anti-aulica dell’arte. Più vicine al concetto di scultura che di pittura, le sue opere possiedono elementi comuni ad entrambe. Proprio giocando su una visione bifocale, apponendo cioè all’una le caratteristiche intellettuali dell’altra e viceversa, egli riesce a completare il messaggio che l’arte da sempre porta con sé: esistenza materiale ed esistenza spirituale. La scultura in marmo o in bronzo dunque, opera tridimensionale sapientemente elaborata, nasconde nella luce il proprio segreto. Una forma perfetta che, se colpita da una fonte esterna selezionata dall’artista, genera nella propria ombra il complemento narrativo indispensabile, l’essenza più intima della materia messa a nudo da un’attenta e ponderata riflessione. Indagine e curiosità sono quindi caratteristiche a lui comuni: nelle delicate opere viniliche, suggestivi lavori a metà strada tra pittura e scultura, le gocce di colla a caldo sovrapposte sviluppano paesaggi in alzato ai limiti dell’inconscio. I differenti piani longitudinali che si vengono a creare, monocromi lunari o visioni multicolori di un’altra realtà, diventano il simbolo delle diverse dimensioni dell’esistenza, a cui tutti noi dobbiamo inconsapevolmente sottostare. Attraverso tale artificio, composizioni sintetiche e dirette della materia, Delenseigne trasmette una visione minimalista e profonda dell’universo, un’immagine globale di ciò che siamo, una guida al principio molecolare base della nostra essenza.