Fabio Viale

Fabio Viale 2019-08-21T12:08:53+02:00

Opere

Biografia

Artista complesso dalla personalità che si divide tra tecnica scultorea di impostazione classicista e il gusto della sperimentazione anticonvenzionale, tipico dell’arte contemporanea. Nel 2001 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Torino. L’anno dopo lavora a Carrara per la realizzazione in marmo che lo porta all’attenzione dei media, un’imbarcazione vera e funzionante, con alimentazione a motore, ricavata da un unico blocco marmoreo e in grado di portare fino a tre passeggeri; il tutto è progettato come finalizzato alla performance artistica. È lo scultore stesso a scendere in mare, realizzando anche un video documentario.

Le prime mostre personali lo vedono impegnato con Ahgalla nel 2002 al Porto di Carrara e a Torino; nel 2003 realizza Carte presso l’Abbazia di Novalese a Susa, Torino; nel 2004, Volere Volare presso la Galleria Placentia Arte Contemporanea a Piacenza. Il 2005 vede la messa in scena di Kick-starter alla Gas Art Gallery di Torino e Opera Rotas alla Galleria Rubin di Milano. L’anno successivo Souvenirs, presso la Gagliardi Art System di Torino. Tra il 2009 e il 2011 lavora in Russia per portare Marmo a Mosca e San Pietroburgo. Prende parte a numerose collettive, tra cui nel 2008 Qui vive?, Biennale Internazionale per Giovani Artisti ed Experimenta, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri; nel 2010 presso Villa la Versiliana di Pietrasanta partecipa a 2d3d e La scultura italiana del XXI secolo, a cura di Marco Meneguzzo presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano.

Nel 2011 One, Another, curata da Stefanie Roach presso la Flag Art Foundation di New York, USA. Sempre nello stesso anno è a GranTorino, curata da Francesco Poli e Paolo Facelli, al Patricia & Phillip Frost Museum di Miami. Nel 2012 si può vedere Primo piano d’artista, a cura di Alessandra Galasso, al Museo del Novecento di Milano. Vince inoltre la prima edizione del Premio Fondazione Henraux con l’opera Arrivederci e grazie! quasi un omaggio al modello Duchamp. Vince anche il Premio Cairo 2014 con La Suprema, opera in marmo che riproduce una cassetta di frutta dalle dimensioni esagerate, che ben incarna le caratteristiche tipiche dell’opera dell’artista: la volontà di trasmettere leggerezza seppur in un materiale come il marmo e in un soggetto povero e anticonvenzionale. Riceve inoltre, la commissione speciale Progetto Cavour, monumento commemorativo commissionato dal Quirinale. Sempre nel 2014 partecipa a Icastica ad Arezzo e Summer Sculpture, presso Sperone Westwater di New York. Nel 2015 inaugura una personale a Pietrasanta dal titolo Punk, che comprende una selezione delle sue opere maggiori, presso la Galleria Poggiali e Forconi: in questa raccolta si possono vedere i suoi rifacimenti delle icone prelevate dal mondo classico, tatuate alla maniera dei criminali russi, la serie dei Pneumatici Borchiati, opere dagli echi di religiosità egizia, e altri lavori isolati.