Virgilio Rospigliosi

Virgilio Rospigliosi 2019-08-30T19:33:57+02:00

Opere

Biografia

Virgilio Rospigliosi (La Spezia – Italia 1967) è un artista visuale concettuale, pittore, performer e filosofo intuizionista italiano. Nel corso del tempo si è cimentato anche in bodyart, conceptual tattoo, conceptual piercing, coreografia e composizione musicale. Autodidatta, fino dalla giovane età  frequenta i musei italiani, in particolare la Galleria degli Uffizi di Firenze dove studia e assimila la tecnica pittorica dalle opere dei maestri del passato. Studia il cinema pionieristico, in particolare quello espressionista tedesco.

Nei primissimi anni 80 iniziano le sperimentazioni. Le catalogazioni biologiche in olio di vaselina. Le installazioni, che crea nel suo studio e poi fotografa. Nascono i “Paesaggi Informatici”, i “Pensieri di Luce” e le “Idiosincrasie”. Sempre in quegli anni affina la tecnica pittorica riproducendo fedelmente opere di Michelangelo, Rembrandt, Rubens. L’intento era quello di appropriarsi dell’opera ricopiata defunzionalizzandola e intervenendo con azioni ironiche/dissacratorie, spesso anticipando di molti anni tematiche e modalità espressive diverse tra loro. Dalla metà degli anni 90 fino ai primi anni del 2000 lavora assiduamente per privati e in qualche occasione per la chiesa. Contemporaneamente approfondisce varie espressioni artistiche. Fotografia, video, istallazioni, performance e musica. Studia Marcel Duchamp, John Cage e Marshall McLuhan. E sarà proprio lo studio viscerale di questi autori che lo porteranno ad affrontare tematiche riguardanti l’essere umano e il suo condizionamento da parte di strutture sociali/tecnologiche, che spesso hanno un marcato potere su di esso.

Tutto sempre intriso di ironia spiazzante, che induce lo spettatore a riflettere e che diventerà il suo segno di riconoscimento. Per mantenersi e finanziare la ricerca inventa “Pittura Morta-Art for the masses”, che egli definisce “performance con azione temporale senza una fine”, e attraverso la quale collabora con importanti gallerie d’arte utilizzando vari pseudonimi. Nell’estate del 2000 partecipa ad una manifestazione artistica con un’istallazione progettata nel 1998 e che farà  discutere, al punto che sarà costretto a rimuoverla. L’opera rappresentava una variazione originale, poco compresa e decisamente forte, dell’Ultima Cena di Cristo (The Last Supper 1998-2000). In quell’occasione viene notato dallo scrittore Giorgio Soavi che gli commissiona il suo ritratto e con il quale instaura una profonda amicizia.

Nel 2002 inizia a lavorare a quella dimensione filosofica che in seguito definirà con il neologismo “Atomideogenesi”, concetto innovativo che segnerà  inevitabilmente il futuro delle espressioni artistiche. In più di un’occasione viene selezionato da Philippe Daverio, con il quale collabora a vari progetti artistici. Nel 2013 Umberto Eco gli dedica un’intervista. Virgilio vive e lavora in Italia, in provincia di La Spezia.